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I giuristi, custodi dell’ipocrisia collettiva
venerdì 31 luglio 2015,
Pierre Bourdieu
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Una delle calamità della scienza sociale è costituita da tutte quelle manifestazioni del pensiero dualista che si traducono in coppie di concetti antagonisti: interno / esterno, puro / impuro, normativo / positivo, assiologico / sociologico, comprensivo / esplicativo, Kelsen / Marx e ogni sorta di opposizione dello stesso tipo. Per esprimere subito le mie intenzioni, dirò che il mio lavoro, senza che si sia proposto di farlo, mi sembra abbia come effetto proprio il superamento di queste opposizioni. Si prenda l’opposizione tra Kelsen e Marx, che grossomodo ricopre l’opposizione tra interno ed esterno; ebbene, è importante sapere che la si ritrova dappertutto, sotto forme simili e con delle basi sociali simili, nel dominio della sociologia dell’arte, nel dominio della sociologia della scienza, nel dominio della sociologia della filosofia, nel dominio della sociologia della letteratura, etc. Ciò permette in effetti di trasferire le esperienze da uno spazio all’altro. [...]
(traduzione di Gianvito Brindisi)
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